Il Tecnopolo di Forlì – Cesena anche quest’anno è stato presente con un proprio spazio espositivo al Macfrut dal 4, al 6 maggio, l’evento di riferimento per le i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e all’estero che si svolge al Rimini Expo Center.

 

Nell’area “innovazione e startup”, a fianco del campo prova (che ha visto il volo di droni e la dimostrazione di rover), insieme al CIRI Agroalimentare, al CIRI ICT, all’incubatore CesenaLab, ospitati dal Tecnopolo, erano presenti Ri.Nova (nata dalla fusione di  C.R.P.V. e Alimos) e una decina di startup che hanno mostrato le loro proposte ai visitatori – un progetto promosso dal Tecnopolo Forlì-Cesena e Ri.Nova, in collaborazione con il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.

 

Nelle tre giornate di presenza, tra i workshop realizzati all’interno dell’area innovazione, si annoverano: “Nuove strategie per la valorizzazione dei sottoprodotti della filiera della frutta”, promosso da Rinova, dove è stato descritto che i sottoprodotti delle filiere ortofrutticole sono stati e sono oggetto di vari interventi per una loro valorizzazione, ma la maggior parte degli interventi realizzati, anche di successo, sono spesso limitati all’estrazione di un singolo componente, riducendo di fatto di ricavare il massimo guadagno da una matrice ancora ricca di componenti con valore nutrizionale e funzionale. Questo è in parte dovuto alla mancanza di una interconnessione tra i produttori dei sottoprodotti e gli utilizzatori finali degli ingredienti ottenuti. In questo contesto risulta sempre più evidente che è necessario mettere a sistema una filiera che coinvolga tutti gli attori, dai produttori di scarti, alle aziende in grado di trasformarli in ingredienti, agli utilizzatori finali. Il workshop ha trattato i temi innovativi e in linea con la sostenibilità e l’economia circolare, quali l’approccio di bioraffineria a cascata, l’utilizzo di tecnologie di pre-trattamento e trattamento mild, volti ad ottenere la massima valorizzazione degli scarti ottimizzando la qualità degli ingredienti finali. È stato inoltre illustrato un caso applicativo riguardante l’utilizzo degli oli estratti dalla frutta come materie prime sostenibili per l’industria oleochimica.

 

“La Frutticoltura Smart per la Transizione Ecologica”, realizzato dal CIRO Agroalimentare,  dove vengono presentati tre progetti, da pochi mesi conclusi, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna tramite i suoi programmi POR-FESR, inerenti a tematiche che abbiano una rapida trasferibilità verso le filiere produttive. In questa ottica, nel bando 2013-2020, sono stati finanziati tre progetti legati dal tema della Frutticoltura di Precisione, basati su sensori e protocolli operativi per un’irrigazione di precisione; gestione ed analisi di dati generati lungo alcune filiere produttive; un modello di meleto a ridottissimi input di energia, acqua e fitofarmaci. All’incontro – aperto da un focus su aspetti di grande attualità, legati al quadro normativo in corso, e alle prospettive di incremento della sostenibilità delle coltivazioni grazie agli approcci di precisione – i responsabili dei progetti POSITIVE, AgroBigDataScience e Smart- SpecializedSustainable Orchard presentano gli aspetti salienti delle rispettive ricerche, per contribuire a far comprendere l’elevata interdisciplinarietà di queste nuove modalità di gestione della produzione di frutta, le opportunità di creazione e introduzione di innovazione tecnologica e quali vantaggi concreti queste soluzioni siano in grado di offrire ai frutticoltori.

 

Per visitare il Macfrut e l’area ricerca e innovazione https://www.macfrut.com/c/101/ticket_online