Il 15 settembre è stato assegnato da ESA un contratto da 129,4 milioni di euro per Hera, avente lo scopo di portare a termine il primo contributo europeo verso il primo progetto di difesa planetaria della storia: AIDA (Asteroid Impact Deflection Assessment) che comprende il tentativo di deviare l’orbita di un due asteroidi che orbitano tra Marte e la Terra (Didymos e la sua piccola luna Dimorphos) attraverso l’impatto con un veicolo spaziale.

Più nello specifico, AIDA si concretizzerà in due missioni.

Prima di tutto partirà quella della NASA, denominata DART (Double Asteroid Redirection Test). La sonda avrà lo scopo di raggiungere, colpire e deviare la traiettoria di Dimorphos, nel settembre del 2022. Unico testimone dell’evento sarà LICIACube, un nanosatellite dell’Agenzia Spaziale Italiana che verrà rilasciato da DART qualche giorno prima dell’impatto e la cui traiettoria sarà determinata grazie alle competenze dei ricercatori dell’Alma Mater (CIRI Aerospaziale, Tecnopolo di Forlì-Cesena).

La seconda missione prevede l’utilizzo di una seconda sonda, Hera, che sarà lanciata dall’ESA nell’ottobre del 2024 e raggiungerà il sistema, solo in un secondo momento per un’indagine a posteriori dell’impatto, grazie all’ausilio di due piccoli CubeSat che, una volta rilasciati dalla sonda madre Hera, potranno sorvolare da vicino la superficie dell’asteroide e raccogliere le informazioni necessarie per validare i modelli di collisione tra sonda e asteroide, permettendo in questo modo di estrapolare la tecnica e riapplicarla in maniera affidabile a un qualsiasi oggetto potenzialmente pericoloso.
All’interno di questa seconda missione, l’Università di Bologna è coinvolta con il Laboratorio di Radio Scienza ed Esplorazione Planetaria e con il Laboratorio di Microsatelliti e Microsistemi Spaziali, che svolgono le proprie attività presso il Tecnopolo di Forlì, dove operano ricercatori del CIRI Aerospaziale e del Dipartimento di Ingegneria Industriale. I ricercatori avranno la responsabilità dell’esperimento di radio scienza, con il quale saranno misurate la massa e i campi di gravità dei due corpi che costituiscono l’asteroide binario e l’intera dinamica del sistema.