L’Università di Bologna è in prima linea sulla space economy, ad inizio febbraio ha firmato con Thales Alenia Space (joint venture tra Thales e Leonardo) un accordo quadro di durata triennale per attività tecnico-scientifiche e formative sull’aerospace. Si tratta di un progetto di collaborazione strategica tra Università e imprese, che coniuga ricerca, innovazione e formazione per fare dell’ambito aerospaziale un fattore di sviluppo territoriale.

In particolare, Thales Alenia Space e l’Ateneo bolognese intraprenderanno un cammino comune che affronterà diversi percorsi, dalla ricerca con collaborazioni di carattere prettamente scientifico mirato alla ricerca di base, alla partecipazione congiunta a bandi competitivi nazionali ed internazionali per raggiungere obiettivi tecnico ingegneristici all’avanguardia.

I settori di interesse spazieranno dalle Telecomunicazioni all’Osservazione della Terra, con particolare attenzione ai cambiamenti climatici e alle nuove tecnologie satellitari, dall’Esplorazione spaziale all’intelligenza artificiale. Si prevede, inoltre, un consistente trasferimento tecnologico di tecnologie innovative che dal laboratorio potranno tradursi in prodotti industriali per lo Spazio o addirittura che andranno su Marte (si rimanda a Alma Mater e Thales Alenia Space insieme per la space economy — UniboMagazine).

All’interno dell’Accordo Quadro si sta concretizzando una prima iniziativa di ricerca congiunta, coordinata dal CIRI Aerospaziale, all’interno della quale saranno coinvolti diversi gruppi di ricerca del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale (CIRI) Aerospaziale (team del Prof. Paolo Tortora), del CIRI ICT (team del Responsabile Prof. Daniele Vigo), del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione (Prof. Giuseppe Notarstefano) e del Centro interdisciplinare Alma Human Artificial Intelligence (Prof. Riccardo Rovatti).